2009 – Weekend in Slovenia

L’idea originaria era di passare qualche giorno a Praga ma, a causa di alcune ferie non concesse, il budget dei gironi si era ridotto fino a 4. Così abbiamo deciso di lasciar perdere Praga ed optare per una destinazione più vicina. Cerca cerca su Internet, ecco che spuntano fuore le terme di Bled, in Slovenia. Guardo le foto “Beh, mica male !” ed inizio a girellare per saperne di più. Alla fine decidiamo, con la moglie, di andare a Lubiana e, magari, passare un giorno di relax alle terme di Bled (cosa che, alla fine, non abbiamo fatto !).

Lubiana dista solo 550Km da Siena, cosa che rende il viaggio in auto molto fattibile e veloce. Infatti, in circa 4 ore e mezzo siamo arrivati a Nova Gorica, al confine Italo-Sloveno, proprio accanto a Gorizia.

Insomma, questo è il racconto della nostra vacanza-weekend in Slovenia, con base a Lubiana ! State programmando anche voi un weekend in Slovenia ?

Giovedi 10

L’idea era partire prima delle 8:00 ma, complice il sonno e Margot (il nostro cucciolone di Labrador), siamo riusciti a partire solo verso le 9:00. Imbocchiamo la Siena-Firenze e poi la Firenze-Bologna. La giornata è soleggiata e anche le temperature non sono bassissime: sempre a Dicembre siamo !

A Bologna prendiamo per Padova, lungo la noiosissima pianura padana, e poi proseguiamo direzione Venezia e poi Trieste. Per andare a Ljubljana la strada più sembra essere quella che passa da Gorizia e poi Nova Gorica, così esco a Gorizia e seguo le indicazioni “SLOVENIA”.

Arrivati al confine scopro che serve, per le autostrade, la vignetta (Vinjette).

La Vignetta è indispensabile per transitare sulle autostrade, pena multa salatissima. La vignetta per 7 giorni costa 15€ e la potete acquistare anche al distributore di benzina che trovate subito dopo il confine. È adesiva e dovete appiccicarla sul parabrezza.

Prendiamo l’autostrada, direzione Ljubljana. Sono circa 80Km dal confine ed il traffico è praticamente nullo. Dopo una 30ina di km vedo un cartello turistico che pubblicizza le Postojnska Jama, a circa 5 km dallo svincolo. E’ presto così decidiamo di approfittarne e di andare a visitare le famore Grotte di Postumia. La visita è prevista per le 15:00 così ci mettiamo al tiepido sole ad aspettare. L’ingresso costa qualche euro meno per gli studenti (mi sembra 18€ invece di 20€) e ne abbiamo approfittato mostrando il tesserino universitario.

Come anche la guida ha confermato, l’inverno è il momento migliore per visitare le grotte vista la scarsa affluenza di visitatori. Il nostro gruppo era di circa 10-15 persone ed abbiamo anche potuto fare le foto. All’interno delle grotte la temperatura è costante sugli 8°C ed è molto umido (sembra che piova) per cui vestitevi di conseguenza !

Ci fanno accomodare su uno strano trenino e dopo pochi minuti partiamo a tutta velocità verso le viscere della montagna. È molto divertente e ricorda il trenino del luna-park ! Dopo qualche km ci fermiamo in una specie di stazione da dove inizia il percorso a piedi. Per avere un’idea di come sono le grotte date pure un’occhiata alle foto 🙂

Usciamo dopo circa 1 h e mezzo dalle Grotte di Postumia. Ormai è quasi notte ma decidiamo di approfittarne per andare a vedere l’altra attrazione turistica della zona: il castello di Predjama, famoso per essere praticamente incastrato nella montagna. E’ a soli 9km dalle grotte ma quando arriviamo è ormai notte e l’orario delle visite già terminato (finiscono alle ore 16:00). Faccio una foto ricordo e proseguiamo verso Ljubljana.

Arriviamo a Ljubljana nel tardo pomeriggio, verso le 18:00. Grazie a San TomTom (patrono dei viaggiatori) trovo abbastanza velocemente lo splendido hotel dove avevo prenotato, l’Austria Trend Hotel Ljubljana (la scheda su Booking.com). Parcheggiamo velocemente nel piazzale davanti all’hotel e procediamo al check-in.
E’ tutto molto lussuoso ed anche la camera è oltre le nostre aspettative: letto king-size e bagno enorme con vasca ! Ma non è il caso di rilassarsi troppo…voglio andare in centro: sistemiamo velocemente le valigie e ci dirigiamo, in auto, verso il centro città. Sempre grazie a San TomTom trovo una zona per il parcheggio ed inizio a girare, insieme ad altre auto, alla disperata di un posto.

Trovo un posticino e scopro, grazie ad una signora molto gentile, che dopo le 19:00 non si paga il parcheggio ! Sempre la stessa signora ci indica il centro e dove sono le vie frequentate così ci dirigiamo verso la zona pedonale.
L’atmosfera è decisamente natalizia ed è un freddo….cane ! Ci scaldiamo con una bella tazza di vino caldo brulè (bevanda che ci terrà compagnia per tutto il weekend) e ci mangiamo un bel panozzo con la salsiccia. Una veloce girata al mercatino (artigianato e tanti oggettini simpatici) e torniamo, distrutti, in hotel.

Dai commenti sull’Austria Trend Hotel Ljubljana, il problema è il parcheggio. Il garage costa, infatti, ben 27€ al giorno (1,50€ l’ora) ! Ho risolto, come al solito, parcheggiando GRATIS per la strada nella tranquilla zona residenziale proprio davanti all’hotel !

Venerdì 11

La giornata di oggi è interamente dedicata alla visita di Ljubljana. Una bella nebbia avvolge la capitale ed anche oggi è freddo. Dopo una super-abbondante e ottima colazione, chiediamo alla reception per andare in centro con i mezzi pubblici. La fermata è proprio davanti all’hotel ed è sicuramente più comodo che dover perdere ore a cercare un parcheggio, dovendolo pure pagare !

L’autobus è il n.6 e si paga il biglietto direttamente all’autista (1€ a corsa). Arriviamo in centro molto velocemente, attraversando la sgangerata – ed un po’ triste – periferia di Ljubljana. Si vede che era un paese del blocco sovietico: grigi palazzoni anonimi che svettano ovunque, creando un panorama asettico ed austero.

Fortunatamente il centro non è così: tanto bei palazzi in stile, non so, *barocco ?* rendono il centro cittadino molto romantico e piacevole, ricordandoci Parigi. Scopriamo comunque che Ljubljana è davvero piccola: in meno di due ore hai già visitato tutto, compreso il castello (che non è che sia così fantastico, se non per il panorama che, causa nebbia, non ci siamo gustati !).

Insomma, il castello. All’APT la ragazza ci dice che possiamo scegliere se salire con la funicolare (3€ andata e ritorno) o a piedi. Siccome siamo giovani e in forma, decidiamo di salire a piedi: 10 minuti di ripida salita in mezzo al bosco e la soddisfazione viene ricompensata dal panorama.
Entriamo nel castello e scopriamo che la visita è gratuita a eccezione della torre, che decidiamo di NON vedere (cosa andiamo a fare, visto che c’è la nebbia ?).

Torniamo nel centro e andiamo a visitare le altre attrazioni della città: il ponte dei draghi e il mercato adiacente. Un forte odore di crauti impregna l’aria mentre le signore sono indaffarate a fare acquisti ai banchetti di frutta e verdura. Dopo un breve giro torniamo sul lungofiume e passeggiamo ancora un po’ prima d’infilarsi in un centro commerciale per scaldarsi e rilassarsi davanti a una bella tazza di qualcosa di caldo (il vino la mattina non è indicato).

Torniamo in albergo e decidiamo di passare il pomeriggio al BTC di Ljubljana: un enorme centro commerciale. Non biasimateci: la città è piccola, i piedi facevano male ed era pure freddo. Cosa dovevamo fare ? 🙂

Mentre eravamo in giro per i negozi, verso le 17:00 circa del pomeriggio, vedevo le persone a sedere nei ristoranti a mangiare piatti di pasta e frittura di mare. “Mah…” pensavo “…ma quando fanno cena ?“. Anche la sera prima avevamo notato che, verso le 20:00, c’era in giro ancora tanta gente e nessun particolare affollamento dei ristoranti e locali. Insomma, per farla breve, scopro che gli sloveni non hanno un’ora predefinita per i pasti ma mangiano un po’ quando hanno fame: un bel vantaggio, visto che si evitano affollamenti nelle ore classiche !

Per cena, visto che siamo ancora al BTC, ci fermiamo all’Osterija Pri oljki dove assaggiamo la zuppa tipica slovena e un bel piattone di carne mista con patate, gnocchetti fritti e rucola, ovviamente annaffiato dall’ottima birra locale: la Union.

Il conto è stato una sciocchezza: 30€ in due !!!!

Belli satolli, torniamo in albergo a riposare: domani ci aspetta la gita a Bled.

Sabato 12

Dalla finestra dell’albergo si intravede il sole: oggi sembra essere una bella giornata…ottimo ! Il programma prevede una bella gita a Bled, a circa 60km da Ljubljana.

Ci prepariamo e attivo subito il San TomTom. Prendiamo l’autostrada in direzione Kranj (dove si trova l’Aeroporto di Ljubljana) e, successivamente, si prosegue verso l’Austria (autostrada A2 o E61). Il traffico è praticamente nullo e il paesaggio tipicamente montano: boschi e prati, puntellati di paesini dove svetta il campanile appuntito della chiesa principale.

In circa 30 minuti siamo a Bled e vi posso assicurare che ne vale la pena: anche se il paese ha una chiara vocazione turistica (sono tutti alberghi, negozi e casinò), il lago e i panorami sono splendidi, come potete ammirare dalle foto.

Prendiamo la strada per fare il giro del lago e decidiamo di andare prima a visitare il castello sullo sperone di roccia che svetta sul lago. Anche quì gli studenti pagano meno ma la signora della cassa controlla bene il tesserino alla ricerca di una data (per verificare la validità) e, non trovandola, esordisce con: “Italians…in other countries there’s always a date, in Italy …nada !” ma ci concede ugualmente il beneficio studenti, pagando 7 euro a testa per l’ingresso.

Il castello è molto più caratteristico di quello di Lubiana e il panorama sul lago e le montagne circostanti è assolutamente meraviglioso. Anche il piccolo museo, con una sezione geologica, una cronologica e una antropologica, è abbastanza interessante. Tuttavia vi raccomando la visita alla cantina, dove un simpatico frate cercherà di vendervi il vino locale (ho acquistato una bottiglia di Chardonay sloveno a 8€).

La nostra gita prosegue al paesino sottostante con visita alla cattedrale del paese. Beh, vi annuncio che il paese è abbastanza piccolo e deludente e anche la cattedrale non è nulla di eccezionale. È anche abbastanza freddo e fare due passi non è proprio l’ideale. Decidiamo così di andare a chiedere per visitare l’isoletta al centro del lago, l’attrazione principale.

Tornando sulla lungolago, ci fermiamo presso una trattoria dove sono alcune barchette ormeggiate ed un signore in attesa di clienti. Chiediamo e ci offre due possibilità: ci portano loro alla visita dell’isoletta (costo 12€ a testa) oppure si noleggia la barca e sono affari tua. Mia moglie non si è fidata di me :-), così abbiamo optato per la visita “guidata”.

Arriva un signore abbastanza anzianotto, sulla 70ina, che si toglie la giacca, imbraccia i remi e inizia a remare vigorosamente verso l’isola. È freddo ma capisco che deve essere una bella faticata…

Arriviamo all’isola in circa 15 minuti e scendiamo per la classica visita alla chiesetta. Ci viene dato circa 30 minuti che sono più che sufficienti per visitare il tutto. Alla chiesa vogliono altri 3€ per l’ingresso ma non ci attrae particolarmente così decidiamo di lasciar perdere e andiamo a scaldarci un po’ al bar lì accanto (scopriamo dopo che nella chiesa c’è la campana dei desideri…vabbè !). Guardiamo qualche cartolina, un’occhiata ai presepi esposti e si torna alla barca.

La gita sul lago è molto romantica ma, sinceramente, la visita all’isoletta …mmmm….

Ripartiamo verso Ljubljana, con fermata a Skofja Loka, ma decido di non fare l’autostrada ma di passare per qualche via secondaria. Chiedo a San TomTom che mi indica una bella strada tutta per i monti (la SS 635 fino a Zelezniki e poi la SS 403). La strada, segnata come “statale”, è poco più di una sterrata e si inerpica su per le montagne regalando panorami magnifici ma anche brividi alla vista degli strapiombi a precipizio. Ogni tanto incontravamo dei piccoli agglomerati rurali, 5-6 case, in posto sperduti nelle montagne, con chiesette e lapidi a ricordo di eroi di guerra e poi foreste di abeti e faggete.


Dopo circa 30km arriviamo a Zelezniki, dove ci immettiamo in una strada più larga e trafficata, a circa 10km da Skofja Loka. Arriviamo al paese in pochi minuti e, carichi di aspettative dalla descrizione entusiasta della ragazza dell’ufficio turistico di Ljubljana, rimaniamo subito delusi dalla vista di grigi grattacieli sovietici. Considerata come uno dei centri medievali meglio conservati in Slovenia, siamo rimasti abbastanza delusi e ne sconsigliamo la visita. Ne approfittiamo, comunque, per una sosta al Bar Homan dove assaggio una fetta di torta: all’occhio sembrava squisita ma al sapore…mi ha lasciato un po’ deluso.
Ripartiamo diretti a Ljubljana.

Domani si parte così decidiamo di passare l’ultima serata in giro per il centro. Torniamo nelle solite viuzze lungo il fiume e facciamo anche l’ennesimo giro ai mercatini di natale, stavolta letteralmente invasi da Italiani. Già, perché nei giorni precedenti era pieno di ragazzi e ragazze sloveni mentre oggi, stranamente, pochi autoctoni e tanti …italiani !

Comunque il tutto è ormai già visto e non c’è più il fascino della novità. Carmen decide di assaggiare l’hamburger alla griglia –buonissimo !– mentre io mi faccio un bel kebab (!), con il classico buon bicchiere di vino bianco caldo.

Torniamo in albergo e ci rilassiamo…domani si parte !

Domenica 13

Il giorno della partenza è sempre un po’ triste e Ljubljana ci saluta con una bella nevicata.

Riprendiamo l’autostrada A1/E70 in direzione Koper (decidiamo di passare da Capodistria e poi Trieste) ed in meno di un’ora di macchina siamo già arrivati sul mare. La temperatura è passata dal -1 sotto la neve agli 8 gradi al sole ma un bel vento gelido ci fa desistere dallo scendere di macchina.

Faccio il pieno alla macchina (la benzina costa 20 centesimi in meno che in Italia !) e si parte verso Trieste, a 10 Km da Koper.

Grazie a San TomTom raggiungiamo il centro di Trieste e parcheggiamo al Silos alla stazione. Tira una bella tramontana fredda e facciamo un veloce giro per le vie del centro, affollate di turisti e triestini che si godono il sole dicembrino e la città addobbata a natale.

Il centro storico è molto carino e dopo un veloce giro ci dedichiamo alla visita al mercatino natalizio nei pressi del Canal Grande. Un veloce giro tra le bancarelle e via, si riparte verso Siena. Ci aspettano 500Km di autostrada e il ritorno alla vita di tutti i giorni.

Riepilogando la vacanza:

  • Ljubljana è molto bella e vale la pena visitarla: un giorno è comunque più che sufficente
  • Bled vale la pena di una visita
  • Se si esclude la benzina e il cibo, i prezzi sono analoghi a quelli italiani
  • Abbiamo acquistato tante tisane e qualche regalino di natale alle bancarelle: non c’è comunque grandi opportunità di shopping !
  • Gli automobilisti sono corretti e non c’è alcuna sensazione di pericolo o delinquenza in giro: tuttavia prendere le normali precauzioni
  • Le strade principali sono perfette: nessuna buca e asfalto nuovo ovunque. Anche la segnaletica non è male.
  • Gli sloveni sono gentili e disponibili e non hanno MAI tentato di fregarmi, anche quando avrebbero –forse– potuto…
  • L’impressione generale è che la Slovenia abbia una forte vocazione turistica con opportunità interessanti per vacanze sportive (sci, trekking, rafting…)
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