Venerdì – Visita a Knossos ed arrivo a Milatos

Appena svegliati in questo loculo orrendo (anche se, lo ammetto, fresco…), raduniamo i bagagli e carichiamo subito l’auto. Non abbiamo neppure il fornellino per prepararci il caffè, così decidiamo di prendere un caffè alla taverna del campeggio: 6,4 € per due espressi (2,2€ cadauno) e un pezzo di torta !!!!!

Paghiamo i 30€, assolutamente esagerati, e fuggiamo via in direzione Heraklion lungo la New National Road.

Pensavamo di trascorrere gli ultimi due giorni in un luogo di mare tranquillo, dove fare un ultimo bagno prima di ripartire. Consultando la guida, ci fermiamo a vedere Bali: la spiaggia, piccola e di sabbia, è un formicaio. Fuggiamo.

Riproviamo con Agia Pelagia, dove dovrebbero trovarsi delle belle spiaggie: idem, piene di gente ed ombrelloni, brulicante di bagnanti.

A questo punto, avvicinandoci sempre di più ad Heraklion, decidiamo di approfittarne per vedere il Palazzo di Knossos, a pochi km dalla città. Abbiamo l’auto carica di bagagli e questo ci porta qualche scrupolo ma, considerando la tranquillità dell’isola, abbiamo deciso di rischiare comunque (nascondendo il possibile, ovvio !).

All’ingresso mostriamo la nostra tessera universitaria, entrando gratis invece di spendere i 6€ del biglietto intero. Subito dopo le casse, l’assalto delle guide autorizzate che, in tutte le lingue conosciute, cercano di convincerti della necessità di una guida (10€ cadauno) che ti conduca e ti mostri l’interno del “labirinto”, ovvero dello stesso Palazzo di Knosso. Ci informiamo velocemente per scoprire che non vi sono praticamente cartelli informativi o altro modo per sapere cosa stai vedendo, così –considerando anche di non aver pagato l’ingresso– decidiamo di unirsi al gruppo di italiani che stanno aspettando la guida che parla italiano.

Dopo poco arriva una arzilla signora di mezza età che, con un italiano comprensibile ma non perfetto, ci guiderà all’interno del Palazzo, spiegandoci che gran parte di quello che vedremo è “finto”, ricostruito dall’archeologo inglese Arthur Evans con abbondante uso di cemento armato. Comunque la visita, che si protrarrà per oltre due ore, è stata molto interessante: senza la guida, probabilmente non saremmo stati in grado di comprendere e di vedere molto di quello che è presente.

Insomma, anche se la guida è abbastanza onerosa, ne vale sicuramente la pena (suggerisco di contrattare per la guida: noi abbiamo speso 15€ in due invece che 20€ !).

Dopo la visita a Knosso, sotto un cielo fortunatamente non troppo limpido ed un venticello fresco che ha reso sopportabile la calura estiva (munitevi di abbondante scorta idrica perché gran parte del sito archeologico è sotto il sole !), chiediamo alla guida un luogo dove poter trascorrere le nostre ultime ore di vacanza, lontano dal caos turistico troppo presente sulla costa settentrionale. Ci suggerisce di andare in direzione Agios Nikolaos e di fermarsi a Sissi o Milatos, due piccoli paesi sulla costa, tranquilli e non troppo lontani da Heraklion (50 km).

Seguendo le indicazioni, arriviamo allo svincolo di Sissi e Milatos (sono a pochi km di distanza l’uno dall’altro). Sissi ci piace ma la spiaggia è piccola e bruttina, così ci spostiamo verso Milatos, dove sono presenti alcune calette di sassi e tamerici, oltre ad un bel mare. Ci fermiamo così al primo “Rent Apartments”, presso la Taverna Socrates, dove ci viene proposto un bell’appartamentino con spazio cucina e vista sul mare a 35€. La struttura si trova anche su Booking.com, Apartments Socrates, ed è proprio sopra l’omonima taverna, dove peraltro abbiamo anche mangiato (l’indomani) molto bene.

Dopo aver sistemato le valigie, ce ne andiamo subito in spiaggia per scoprire che l’acqua è bella calda ed i colori sono stupendi, così ci gustiamo questo ultimo bel bagno nel mare greco.

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