Come previsto dalle previsioni metereologiche, la temperatura sta aumentando piuttosto velocemente, tanto che già dalle prime ore della mattina l’aria è irrespirabile e il camper è diventato un forno “ventilato” ambulante. Ci muoviamo così verso nord, sempre lungo la costa salentina, verso la fine della nostra vacanza.
Decidiamo comunque di fermarci a visitare il “famoso” Porto Cesareo, un agglomerato urbano piuttosto moderno nato intorno all’ennesima torre cinquecentesca su una serie di orribili speculazioni edilizie anni ’60-’70, che ha il pregio di essere adagiato nel promontorio tra due golfi di acqua cristallina, con alcune isolette davanti (Isola dei Conigli e Isola della Testa), la cui miglior vista è negata a causa della costruzione di un bel ristorante/pizzeria…
E’ comunque possibile, dal porto, fare una delle tante escursioni offerte direttamente dai marinai del posto. Nello stesso posto, ma anche in tante pescherie adiacenti, è possibile acquistare pesce fresco di ogni tipo a prezzi contenuti. Per il resto, Porto Cesareo non è niente di eccezionale e la sua spiaggetta, con sabbia argillosa che assomiglia più a una fanghiglia, è letteralmente presa d’assalto: meglio spostarsi più a nord o più a sud, dove le spiagge sono meno affollate e la sabbia migliore.
Da citare la statua sul lungomare dedicata a Manuela Arcuri “simbolo di bellezza e prosperità” …oh-my-god !!!
Proseguiamo lungo la litoranea, con una sosta a Punta Prosciutto dove la spiaggetta a nord è quasi deserta e quella a sud gremita di bagnanti: scelta scontata, anche se il caldo africano ed un sole implacabile rendono impossibile resistere più di qualche ora, costringendoci a proseguire alla ricerca di un po’ di ombra e refrigerio.
Da qui in poi, almeno fino alla Marina di Lizzano, dove la strada ci costringe a rientrare per superare Taranto, il litorale è bello e tranquillo. Fermo restando punti di maggiore affluenza, soprattutto in prossimità dei centri abitati, il resto della costa è sabbioso e semi-deserto, con acqua cristallina che ben poco ha da invidiare ai lidi più famosi (e più affollati). Zone come Campomarino o San Pietro in Bevagna sembrano essere una destinazione più tranquilla delle affollate Otranto o Porto Cesareo.
Arrivati a Taranto, l’industriale panorama sull’Ilva e sulle altre industrie del petrolchimico, mettono la parola “fine” alla nostra vacanza in Puglia e nel Salento. Si torna a casa.
- Giorno 1: da Siena a Termoli
- Giorno 2: da Termoli a Polignano a Mare
- Giorno 3: da Polignano a Mare ai Trulli di Alberobello
- Giorno 4: da Ostuni, “città bianca”, a Lecce, “la Firenze del Sud”
- Giorno 5: da Lecce a Otranto
- Giorno 6: da Otranto a Castro
- Giorno 7: dalla Grotta Zinzulusa (Castro), arrivo a Santa Maria di Leuca
- Giorno 8: da Santa Maria di Leuca a Marina di Felloniche
- Giorno 9: da Marina di Fellonica a Lido Conchiglia (Gallipoli)
- Giorno 10: da Gallipoli a Sant’Isidoro
- Giorno 11: Sant’Isidoro e Baia di Porto Selvaggio
- Giorno 12: Visita a Porto Cesareo, Punta Prosciutto e ritorno verso casa
- Conclusioni