Tra i monti lucani, aggrappato ad una collina sulla Valle del Sinni, sorge l’abitato di Guardia Perticara. Neppure 1000 abitanti (gli ultimi dati demografici parlano di 650 abitanti) per un delizioso paesino lucano fuori dal tempo, quasi completamente restaurato nelle sue case e palazzi nella tipica pietra del luogo.
Ho raggiunto Guardia Perticara dalla SS598 “Fondo valle Agri”, svoltando per Armento e proseguendo lungo la SP “Intagliata” che attraverso un lungo tunnel buca la montagna e collega la Val d’Agri con la Valle del Sauro. Si sale poi lungo una ripida strada che conduce direttamente al centro del piccolo abitato di Guardia.
Camminando per le viuzze strette di Guardia Perticara si ha l’impressione di fare un salto nel tempo, aspettandosi di incontrare, dietro ad ogni angolo, una signora intenta a fare la maglia o a preparare le ‘nserte di pupacc’, le rosse pile di peperoni lasciate ad essiccare al sole.
Come per ogni paese di questa zona, tipici sono i portali in pietra, scolpiti e decorati con simboli e facce. Ma anche i batacchi in ferro dei portoni, simbolo antico di ricchezza e potere.
Quello che colpisce di Guardia Perticara, simile a molti altri paesi lucani, è la forte opera di restauro degli edifici in pietra che ha rivalutato tantissimo il centro storico del paese.
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